mercoledì 22 luglio 2020

Kveik - Batch 1

Visto che ormai l'All-in-One è ben rodato, è arrivato il momento di fare un po' di esperimenti con il fantasmagorico lievito Kveik: lievito norvegese che pare essere adatto a fermentazioni ad alta temperatura, anche fino a 30°C, senza emettere off-flavors, rapido e molto flocculante. Insomma il Sacro Graal dei lieviti. Esistono diversi ceppi, tramandati da birrai e disponibili anche in formato homebrewer, quindi parto col Voss Kveik di Lallemand.

Ricetta semplice, OG 1048, 22 IBU:

100 % Pilsner Weyermann kg 3.7 ( In Mash )
60 min  g 28 Northern Brewer (6.0%) 

Ho tirato fuori circa 19 litri di mosto, con una efficienza dell'87% circa in mash (65°C per 40 minuti, poi 72°C per altri 20 minuti), credo merito del Pils Wyermann.
Il mosto è stato inoculato con una busta di Kveik Voss disidratato. Per gran parte ha fermentato a 25°C in cantina, un paio di litri sono rimasti a fermentare a 30°C.

La FG è arrivata a 1007 (la porzione a 30°C ha raggiunto questo valore in 5 giorni) per una attenuazione apparente dell' 84.5 %. ABV: 5.4%. In entrambi i casi ho effettuato travaso, ora la birra è in bottiglia (il primo assaggio dopo 3 giorni era ancora una zuppa di diacetile, con un forte aroma di pane secco di segale, e parzialmente sgasata; mi aspetto una bevuta migliore dopo un tempo ragionevole in cantina).

Update: dopo un mese, il diacetile è ovviamente scomparso, la birra è diventata più limpida e si può fare un'analisi più accurata. La ricetta era volutamente semplice, il Northern brewer solo in amaro ha dato aromi piuttosto neutri (e legnosi, grezzi), abbastanza per analizzare il profilo del lievito. Questo ha dato note fenoliche medio-basse, grezze ed amare, ma che risaltano in una birra di questo tipo, e facilmente sovrastabili da una luppolatura più massiccia. Inoltre sono presenti note fruttate, tipo arancio e buccia di mela, e delle note tipo pane di segale.
Penso quindi sia una buona scelta per fermentazioni estive su birre molto luppolate, dove è possibile lasciar salire la temperatura senza troppi sbattimenti e dimenticarsi della camera di fermentazione.

Qui le puntate successive: DUE - TRE

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